Inizia con la cuneese Elisa Parracone il nostro viaggio alla scoperta della Coppa Piemonte che non c’è. Un appuntamento che ci accompagnerà sino alla prossima stagione, quando tornerà la diciannovesima edizione del più prestigioso e partecipato circuito nazionale.
“Seconda stella a destra
Questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all’isola che non c’è.
…E non è un’invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta perché
Poi la strada la trovi da te”
Nella canzone l’Isola che non c’è di Edoardo Bennato, l’isola è il simbolo della ricerca della felicità, di un’armonia che non si può raggiungere, ma sembra sempre a portata di mano.
Infondo abbiamo tutti bisogno di crederci, soprattutto in questo particolare momento, di pensare che al di là di tutto ci sono momenti, situazioni nelle quali in qualche modo è possibile davvero raggiungere quest’isola.
Per gli appassionati di ciclismo uno di questi momenti è rappresentato dalla partecipazione al circuito Coppa Piemonte. Purtroppo, quest’anno a seguito della pandemia, la diciannovesima edizione del challenge ideato da Renato Angioi è stata rinviata al 2021.
Noi cercheremo di raccontare, la Coppa Piemonte che non c’è, attraverso il contributo di coloro che hanno più volte vinto o semplicemente partecipato al circuito. Un viaggio tra fantasia e realtà, sogni e certezze.
La trentunenne cuneese Elisa Parracone, “regina” della società Gs Passatore guidata da Marisa Sereno e Marco Bersezio, dopo aver iscritto negli ultimi due anni il proprio nome nell’albo d’oro della Coppa Piemonte, aveva sottoscritto anche quest’anno l’abbonamento, ma soltanto al via del circuito avrebbe scelto a quali percorsi dedicarsi (granfondo o mediofondo).
- Elisa, quali sarebbero stati i suoi obiettivi in quest’anno in Coppa Piemonte?
“Sarebbe stata una sfida con me stessa, più che con le altre ragazze. Quest’anno avrei voluto provare a ridurre i tempi fatti segnare le scorse stagioni in alcune granfondo inserite nel circuito e soprattutto lavorare molto in salita per migliorare il rendimento. La pandemia ha poi vanificato tutto. Il comitato organizzatore del circuito ha deciso, giustamente, di rinviare l’evento al prossimo anno. Terminato la fase 1 con la riduzione delle misure di contenimento siamo tornati a pedalare su strada. Per quel che riguarda la ripresa dell’attività agonistica ci sarà ancora da attendere qualche mese o forse il nuovo anno”.
- Quali sono i ricordi più belli delle tre edizioni del circuito a cui ha partecipato?
” Il ricordo più bello risale al 2017, mi sono iscritta alla Coppa Piemonte per sbaglio e non era assolutamente mia intenzione iniziare a gareggiare, poi invece la passione mi ha travolta e ho partecipato anche alla prova jolly, la cronoscalata che prendeva il via da Morgex e si concludeva sul San Carlo. Noi avevamo l’albergo in cima al San Carlo e io partivo più o meno a metà dell’ordine di partenza. Dopo aver terminato la prova, non potendo scendere in alcun modo a Morgex, sono andata in albergo e sono tornata a dormire (mi chiedevo ancora cosa ci facessi lì). Sono stata svegliata improvvisamente dalla chiamata di una compagna di squadra che mi comunicava di aver conquistato il terzo posto assoluto. Non ci credevo. Una bellissima sorpresa, non avrei mai pensato di conquistare un piazzamento di prestigio in quella prova.
L’altra grande sorpresa è stata la prima maglia dell’edizione 2018 conquistata a Novi Ligure. Mentre della scorsa edizione conservo soltanto bellissimi ricordi. La Granfondo Dolci Terre di Novi, la Granfondo Bra Bra Specialized e La MontBlanc a Courmayeur. Ricordo bene – sorride Elisa – anche quando al Giro delle Valli Monregalesi ho pagato una giornata negativa. Non stavo bene. Se ricordo la scalata della salita verso Viola mi viene da morire…dal ridere! Supplicavo Marco (il fidanzato) di andare per la sua strada e di lasciarmi lì da sola che prima o poi sarei arrivata alla fine. Ero stremata. Oltre all’aspetto sportivo, c’è anche quello emozionale. Ogni anno molti tesserati della squadra in cui milito sottoscrivono l’abbonamento al circuito, Marco e Marisa organizzano le trasferte in autobus. Straordinari momenti da condividere con amici e appassionati”.
- Qual è stata la vittoria più bella conquistata in Coppa Piemonte?
“Se parliamo di vittoria, sicuramente quella conquistata a Novi Ligure lo scorso anno. Era la prova d’apertura del circuito e per la prima volta mi sono misurata sui percorsi lunghi (Granfondo). Sono riuscita ad impormi per pochi centimetri e a vestire la prima maglia di leader di quella edizione. Ricordo con piacere anche il secondo posto conquistato a Pollenzo, sempre lo scorso anno alle spalle di Simona Parente e un altro secondo posto a Courmayeur, dove ad attendermi al traguardo c’erano i mei genitori. Un’emozione grandissima”.