Mondovì (Cuneo) – La scorsa stagione colse il successo assoluto nel percorso corto della Maratona Dles Dolomites Enel davanti al parmense Davide Ferrari e all’ex professionista campano Roberto Cesaro. Nella stagione 2010 salì sul terzo gradino del podio della Granfondo Giro delle Valli Monregalesi.
Due anni prima (2008) era entrato nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e della nazionale junior cogliendo la medaglia di bronzo nella Staffetta dei Mondiali 2008 a Ruhpolding e numerosi piazzamenti tra i primi quindici posti della classifica. Lo sci e tiro, ovvero il biathlon lo proiettano nella massima categoria del mondo dello sport, ma il ventinovenne cuneese Pietro Dutto non ha mai abbandonato l’altra passione che lo accompagnato nella sua crescita: il ciclismo.
“La mia gioventù è trascorsa tra gare sugli sci in inverno alternate a gare in bici e moto durante la bella stagione. E’ stato mio papà che mi ha trasmesso la passione del motocross e della bici – sottolinea Dutto – la mia prima minicross mi è stata regalata a 5 anni e fino a 12 ho gareggiato nei vari campionati giovanili. La bici è tuttora parte della mia vita, infatti, da quando ho iniziato a pedalare senza rotelle a 3 anni, non l’ho mai abbandonata: ho corso nelle categorie giovanili di ciclismo su strada e mountain bike con la società Vigor di Piasco fino alla categoria allievi”.
Domenica sarà al via della ventunesima edizione della Granfondo Giro delle Valli Monregalesi, quarta tappa del circuito Coppa Piemonte.
“L’obiettivo? Divertirmi in sella alla bicicletta che è la mia compagna di allenamento soprattutto nei mesi di maggio e giugno. Pedalerò sul percorso corto, quest’anno, anche a causa del maltempo, non sono riuscito a prepararmi nel migliore dei modi. Il ciclismo è per me una passione vera. Oggi la corsa rosa passa sulle strade della provincia Granda e io sono davanti alla televisione a seguirla”.
– Per quel che riguarda invece il biathlon qual è il tuo obiettivo primario?
“La Coppa del Mondo e il Mondiale che si tiene in Svezia. Obiettivo ambiziosi, ma credo di aver raggiunto la maturità giusta, sia sul piano fisico che psicologico per potervi ambire. Quest’anno ho già vinto il campionato italiano sprint ad Anterselva chiudendo il percorso in 25’ 00” 9 e due errori”.